Il Consiglio Nazionale dell′Ordine degli Psicologi stabilisce le tariffe minime e massime da applicare alle prestazioni psicologiche raggruppandole in un nomenclatore tariffario. Tuttavia, in seguito al decreto legge sulle liberalizzazioni del 2006 (DL 223/2006 convertito in legge 4 agosto 2006, n. 248 GU n. 186 del 11-8-2006 Suppl. Ordinario n.183) messo a punto dal Ministro dello Sviluppo Economico Pierluigi Bersani, ogni professionista può definire il suo onorario in autonomia anche in relazione alla sua formazione, alla sua esperienza professionale e al contesto economico e sociale in cui esercita.
Hai dato un′occhiata alle tariffe e pensi che la seduta dallo psicologo sia troppo costosa?
Adesso ti mostrerò perché non è sempre così.
Forse ci sono cinque cose di cui non sei a conoscenza:
1. La spesa che sostieni dallo psicologo è di tipo sanitario e come tale è detraibile per il 19% dalla dichiarazione dei redditi.
2. Un numero sempre maggiore di assicurazioni offrono delle polizze che, tra le altre cose, coprono anche le spese sostenute per la psicoterapia. Ti consiglio di verificare sempre se la tua assicurazione sanitaria prevede anche questo tipo di servizio!
3. Diversi psicologi aderiscono a convenzioni che permettono di usufruire di agevolazioni particolari riservate ad alcune categorie di persone. Ad esempio, a chi fa parte dell′Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, ecc.
4. Ricordati che la tariffa dello psicologo è solo in parte ciò che lo psicologo incasserà al netto delle spese: commercialista, affitto studio e relative utenze, tasse, cassa previdenziale, assicurazione professionale obbligatoria, formazione continua e supervisione clinica dei casi, sono solo alcune delle voci di spesa che lo psicologo deve sostenere per poterti offrire un servizio di qualità.
5. Se ritieni troppo onerosa la spesa da sostenere presso un privato, puoi sempre rivolgerti al sevizio pubblico pagando solo il ticket.
Un′ultima cosa che è bene ricordare è che andare dallo psicologo è un investimento sulla tua salute e sul tuo benessere. Quando ti succede, quindi, di pensare che non puoi permetterti un percorso psicologico, valuta bene se è davvero così o se, invece, stai preferendo di investire il tuo denaro per altre spese. Ti faccio un esempio. Sei un fumatore e, secondo gli ultimi dati dell′Osservatorio fumo, alcol e droga (Ossfad), consumerai in media 5000 sigarette l′anno, pari a 250 pacchetti. Calcolando un costo medio di 5 euro a pacchetto in un anno spenderai in media 1.250 euro, circa 104 euro al mese. Che in trent′anni di tabagismo ammonterà a 37.500 euro, il valore di un′auto di lusso o di una prestigiosa multiproprietà. Se poi ti piace anche uscire per l′aperitivo, spenderai minimo altri 480 all′anno, pari a 40 euro al mese. Sommando i soldi spesi per il fumo a quelli spesi per l′aperitivo, raggiungerai la somma di circa 1730 euro all′anno, cioè circa 144 euro al mese. Una seduta dallo psicologo può invece costarti mediamente 50 euro (tariffa indicativa). Ipotizzando una frequenza settimanale, spenderai all′anno circa 2400 euro, per un equivalente di 200 euro al mese. Considerando che da questa spesa, se non hai altre agevolazioni, puoi detrarre il 19%, in realtà la tua spesa effettiva sarà di 1944 euro, pari a 162 euro al mese. Poco più dell′importo complessivo riportato sopra riguardo a fumo e aperitivo. Inoltre, dallo psicologo ci andrai per un periodo della tua vita circoscritto, che può andare da svariati mesi a un anno o più. Non inciderà sul tuo bilancio per sempre.
Questo era solo un esempio di come, a volte, non è sempre vero che mancano i soldi. Spesso, si sceglie semplicemente a che cosa dare priorità. E forse, quando ne abbiamo bisogno, possiamo fermarci un attimo, riflettere e considerare che è possibile anche investire sulla propria salute e sul proprio benessere.
